mercoledì 25 maggio 2011

GIOVEDI 9 GIUGNO ORE 18.30: PIETRE DI FUOCO di Giacomo Ricci

SALOTTO LETTERARIO ANTICHITA' SCIPPA sciolto&disivolto
(per-formare intorno a un libro)
ideato da Mario Scippa e Rossana Di Poce


GIOVEDI 9 GIUGNO ORE 18.30 INCONTRO N°6:

"La parola è come una pietra nel futuro del libro?"
conversazione sul libro di GIACOMO RICCI:  PIETRE DI FUOCO


INTERVERRANNO:

Giacomo Ricci (autore, docente di Progettazione Tecnologica Assistita presso Univ. Chieti-Pescara);
 Rodolfo Napoli  (Ingegnere, docente Univ. Parthenope)
Rossana Di Poce  (Archeologa editor); 
Mario Scippa (Antiquario, scrittore).

al SAX Gino Malvone
Buffet e ingresso libero.  

Antichità Scippa, via Vannella Gaetani 20, Napoli

venerdì 20 maggio 2011

Giovedì 9 giugno: il futuro del libro con Giacomo Ricci



"Pietre di fuoco" di Giacomo Ricci.

Il pretesto della conversazione è il giallo partenopeo dell'architetto Giacomo Ricci, ma al centro la parola scritta ormai immateriale, grazie alla tecnologia, senza peso ( neppure cartaceo ) ma ancora macigno di senso...

"Il cadavere di un uomo, nudo e senza testa, viene trovato nella cappella Sansevero, all’apertura del museo, dal custode don Arturo, e la notizia fa subito il giro della città di Napoli. Da questo incipit parte la storia, che ha per protagonisti il prof. Giuliano De Luca, ordinario di filosofia alla “Federico II” e il suo assistente. Ben presto si capisce che il corpo ritrovato è del preside della Facoltà di Lettere e che tutta l’università di Napoli è coinvolta nel delitto. Da qui la vicenda si muove nella Napoli antica, rispolverando paure, leggende e vecchi fantasmi" 


Giovedì 9 giugno 2011, ore 18.30
 Via Vannella Gaetani 20, Napoli

giovedì 19 maggio 2011

Le seduzioni dell'identità in epoca digitale.

Tra le discussioni accese ieri tra gli invitati del Salotto Letterario Antichità Scippa, quella relativa all'identità è stata forse la più suggestiva da svillupare, almeno per me. Riprendendo le parole di Franz Cerami, digital artist, se il libro del regista Claudio Sestieri ( "Le seduzioni del destino") muove dal piano dell'identità temporale a cavallo tra gli anni Venti (quelli di Lang), degli anni '60 (Il disprezzo di Godard ) e il cinema moderno, cosa ne è dell'identità, per noi che viviamo l'epoca del digitale? E come questa illusione dell'immagine, ci riguarda e seduce tutti? Ci pensavo mentre Gino Malvone suonava al sax la melodia di Blade Runner (1982, dal libro "Il cacciatore di androidi" di P.K.Dick).  La creazione dell'androide di Maria, magnificamente ideato da Lang in Metropolis (1926) ha dato il via all'immaginazione della fantascienza : robot, replicanti e androidi vengono tutti da quella suggestione.Per puro caso, ieri sera in tv (digitale) davano Frankestein Junior; in chiave comica (1974) la creatura di Mary Shelley (Frankenstein, o il moderno Prometeo 1818) che conobbe l'esordio cinematografico proprio nel 1931 (James Whale).  È probabilmente grazie alla figura del "mostro" espressione della fobia dello sviluppo tecnologico, a fare la fortuna di quel romanzo, proprio perché affonda le sue radici nelle paure umane. La "creatura" Frankestain è l'esempio del diverso che origina terrore: osare la resurrezione. Poco tempo prima, il libro Dracula ( di Bram Stocker 1897 ) aveva incarnato in metafora, la perdita dell'egemonia aristocratica (il sangue-la terra).Creature inumane, diverse, identità altre erano al centro dei temi nella letteratura e nel cinema di quegli anni a cavallo tra la fin de siecle e la Prima Guerrra mondiale. Il mondo stava cambiando e le macchine prendevano spazio. L'identità umana, la sua individualità e il suo camuffamento (anche attraverso i social network) sono la nostra quotidianità. Averne solo paura, è ignorare il fascino che l'alterità ha sempre giocato, mescolata all'illusione della creazione, o forse al suo semplice esercizio nella fantasia. Ma oggi è in parte anche reale, e crea davanti ai nostri occhi l'illusione della finzione più sottile: il digitale, il tre-d e l'immateriale internet, assediano le nostre certezze su ciò che conoscevamo. Ci mettono in crisi, che in cinese è un ideogramma "scritto" con due significati contemporanei: pericolo e opportunità. A voi la scelta.
"Man ha made his match...now it's his problem" (Blade Runner)
(RdP)

martedì 17 maggio 2011

Le seduzioni del destino ( Claudio Sestieri )

 "Le seduzioni del destino" di Claudio Sestieri (regista-scrittore)
Perchè Metropolis e l'immagine col suo linguaggio ci affascinano...
Mercoledì 18, ore 18.30
via Vannella Gaetani 20, Napoli.

Un pretesto per parlare con gli Ospiti di come cambia la Settima Arte e non solo; per ascoltare un bellissimo sax, le novità Rai, e quelle del digitale. Buffet finale, ingresso libero e gratuito.